Relazione tra RLS e datore di lavoro

Il datore di lavoro deve rispettare le norme riguardanti il rapporto con il rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e la sua tutela.

La nomina dell’RLS – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza – è un diritto dei lavoratori, ma non un dovere del datore di lavoro. Quest’ultimo ha infatti solo l’obbligo di permetterne l’elezione e, qualora avvenisse, permettere al lavoratore scelto di seguire i dovuti corsi di formazione per RLS secondo le modalità e i tempi previsti dalla legge.

Richiedi servizi di PMI Servizi
L’RLS viene scelto proprio per fungere da tramite tra lavoratori e datore di lavoro, al quale è tenuto a riportare le problematiche riscontrate per ciò che riguarda la sicurezza sul lavoro.

Il datore di lavoro è tenuto a:

  • consultare l’RLS in sede di valutazione dei rischi, per identificare, programmare, realizzare e verificare le procedure per la prevenzione.
  • Consultare l’RLS nella designazione dell’addetto al primo soccorso, addetto antincendio e addetti alle emergenze.
  • Consultare l’RLS in merito alla formazione definita dall’art. 37 DLgs 81/08.
  • Dargli accesso alle informazioni e alla documentazione aziendale riguardante la valutazione dei rischi e alle misure di prevenzione per preparati pericolosi, macchine, impianti, organizzazione e ambienti di lavoro, infortuni ed malattie professionali.
  • Fornire una formazione adeguata attraverso gli specifici corsi RLS e relativi aggiornamenti periodici.
  • Convocare l’RLS in occasione della riunione periodica.
  • Dargli modo di svolgere il proprio incarico senza danneggiamenti, quindi senza perdita di retribuzione e in spazi e con i mezzi adeguati.

Il datore di lavori non può attribuire il ruolo di RSPP a un lavoratore che ricopre già il ruolo di RLS.

Se vuoi ulteriori informazioni sulla sicurezza sul lavoro o richiedere una consulenza professionale per mettere in regola la tua azienda ed evitare le sanzioni, contattaci senza impegno tramite e-mail o attraverso il nostro numero verde.